“Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un
racconto interiore, la cui continuità, il cui senso è la nostra vita. Si
potrebbe dire che ognuno dio noi costruisce e vive un ‘racconto’
e
questo racconto E’noi stessi, la nostra identità.”(…..) l’uomo ha bisogno di questo racconto, di un racconto
interiore continuo, per conservare la sua dignità, il suo sé. (O.SACKS)
Abbiamo inziato quasi per caso, o per puro divertimento, a
scrivere queste pagine.
Uno,
io, cosi lontano dal mondo della musica.
L’altro, Indio, cosi lontano dalla letteratura.
Eppure,
ci ha accomunato quel senso di nostalgia che ci portiamo dentro e ci ha
condotto, attraverso l’un l’altro, a
rievocare il ‘racconto’ di noi stessi.
Ma
la vera protagonista è la Patagonia rivissuta attraverso il filtro dei ricordi,
col suo ostile ma naturale “VIENTO Y SAL”…
Video registrato in Patagonia Argentina (Comodoro Rivadavia Chubut) Lumiere Film/ NTV Studio Nello Pennino Napoli / montato Video Production Carpi / Music Inside Studio Rovereto (Modena) Italy.
Flor Patagonia Prodaction / Lumiere Film
PD Video Production / Carpi
Music Inside Studio / Rovereto
Mode Italy
Viento y Sal
Quando sbarcai dal “colectivo”, l’occhio
e l’orecchio e gli odori stessi che
sentivo, mi disero che avevo
varcato un confine –
C’era una luce stupenda, di un pallidissimo
Ma finissimo oro –
Le nuvole sembravano fiocchi enormi, come
Di zucchero filato –Globi veloci, mossi da
un vento che li faceva danzare nell’aria,
violento, come sbattuti dai fili di un
Burattinaio invisibile – tuttavia torrenti di
Sole si stendevano sulla terra, arida,
inondando i campi di un colore non ben
definito. Da lontano si profilava all’orizonte
una catena di montagne –
sembravano beffarsi di quel vento forte e salmastro
Chi non ha provato, sfogliando un vecchio diario o un album di foto d’altri tempi, quellnostalgia, quell’istante di smarrimento, nell’accorgersi improvvisamente di quanto tempo e' passato, quanti fatti, persone...?
E’ proprio questo che Indio, al secolo Juan Carlos Almiron, batterista – percussionista – chitarrista - cantante argentino, attraverso la penna del medico - scrittore Enzo Cacciatore - fiorentino di nascita ma a sensazione di napoletano - modenese - ci racconta in questo suo Libro con Cd allegato, edito per la collana Noteinedite, patrocinata dalla Sigma Libri.
Nel titolo, Viento y Sal – Storie e ricordi di un “che”, i simboli del vento, onnipresente della sua terra, e del sale, il cui sapore esso porta dall’oceano, rappresentano la durezza della sua terra di origine ed il profondo bisogno di riscatto delle popolazioni a cui Indio appartiene.
Il “che” e' un soprannome dato spesso agli argentini, quindi anche a lui…già, proprio come a quel “Che”, il “Comandante” Ernesto Guevara, illustre argentino di nascita, riconosciuto simbolo di libertà tanto caro ai popoli oppressi, a cui sono dedicati un sentito ricordo ed una profonda riflessione nel libro ed un vibrante brano nel Cd annesso.
Ciò che più traspare, a mano a mano che si va avanti nel diario dei ricordi di Indio, e' la nostalgia, in particolare per la sua Patagonia, conseguenza dei suoi lunghi viaggi, dolorosi ed entusiastici, iniziati quando lui, ancora un ragazzo, partì senza un soldo alla ricerca della sua strada e della sua musica, e forse anche qualche rimpianto, per le persone trovate e perse in un solo istante durante i viaggi e per quelle, invece, lasciate a casa.
Ciascuno dei “flash” che forma l’album dalle istantanee racconta un aspetto della sua storia, attraversa fatti e luoghi della sua vita, Rosario, Houston, poi Parigi, il suo soggiorno a Napoli, le sue abitazioni alla “Ferrovia”, in zona Poggioreale, nei Quartieri Spagnoli e a Fuorigrotta, i suoi incontri con Pino Daniele, con un Enzo Gragnaniello della prima ora, col “Pibe De Oro”, il mitico Diego Armando Maradona che in quegli anni viveva, proprio a Napoli, l’apice della propria carriera, e con tanti altri personaggi che, apparentemente di scarso significato, sono stati invece importantissimi nella vita di Juan Carlos compreso Tango, il cane della casa di Licola…
Le incertezze e le paure, gli entusiasmi e le sofferenze, i dolori e - senza nasconderlo - anche la fame, le discese e le risalite, sono rappresentate senza falsi pudori, così come sono state vissute, sempre a testa alta, com’e' proprio di quelle popolazioni fiere, scolpite nella roccia dalla pioggia e dal sole, “dal vento e dal sale”.
E ancora troviamo l’incontro con Antonio Onorato, suo compagno, oltre che direttore artistico, dell’altra piccola avventura rappresentata da questa collana letteraria - musicale.
Tra i capitoli sono intercalati versi di poesia originali, citazioni, piccole grandi perle di filosofia, spicciola ma spesso molto pratica, di scrittori e poeti noti o anonimi, una su tutte, un antico proverbio africano che recita : “Puoi alzarti molto presto, all’alba, ma il tuo destino si e' alzato un’ora prima di te…” che la dice lunga sulla visione e l’atteggiamento che Indio assume rispetto agli accadimenti della vita.
Il Cd allegato al libro contribuisce alla definizione dell’universo poetico e musicale di Indio, alla comprensione della sua sensibilità musicale semplice e spontanea e per questo facilmente accessibile a tutti, del suo estro, nell’affrontare con disinvoltura diversi ruoli in ambito musicale; in definitiva ci mostra dove l’ha portato fino ad oggi il lungo viaggio, iniziato in Patagonia e proseguito attraverso il mondo intero, all’inseguimento della sua musica.
Ma, un musicista girovago come Indio, dove sarà domani?
VIENTO
Y SAL Storie e ricordi di un “Che”
Relazione
Questo libro è una raccolta di una parte dei miei
ricordi,sommersi nella memoria dal tempo che, inesorabilmente, sopprime
sentimenti,situazioni,stati d’animo.
Attraverso
questo viaggio nel mio passato rievoco situazioni e luoghi nel tentativo di
coinvolgere il lettore e portarlo con me nella mia terra,l’Argentina.
E’
presentato in 24 brevi capitoli in cui vengono narrati avvenimenti legati alla
mia infanzia e alla prima adolescenza fino alle esperienze dell’età più adulta
in cui,per scelta o per destino,mi sono ritrovato lontano dalle radici nel continuo inseguimento della mia
più grande e forse unica passione:la musica.
Qua
e là nel testo si trovano intermezzi di autori famosi che con le loro parole mi
hanno aiutato ad evidenziare meglio i concetti che sentivo di esprimere.
Non
mancano inoltre considerazioni ed idee personali di colui che ha scritto per me
trasformando, con la sua penna,in parole non solo i miei racconti ma anche le
mie emozioni.
Nel
mezzo del libro si ritrovano inoltre capitoli dedicati alla figura del “Che
Guevara”,piccole curiosità sul suo nome,foto,pensieri,la sua firma,tratti da
testi già pubblicati quali:
-
“La leggenda del Che” (Antares editrice).
-
“Ideario” (Newron & Compton editori).
Il
riferimento a questo mitico personaggio mi sembrava doveroso in quanto oltre a
far parte dei miei ricordi,mi ha ispirato da sempre fino a volerle dedicare la
versione musicale da me trattata di una delle più celebri canzoni scritte per lui.
Raccolta in gruppi,viene presentata una serie di
fotografie.Alcune di esse si riferiscono a momenti di vita,come già detto,del
“comandante Che”,altre invece personali che ritraggono luoghi e persone
raccontate.Altre ancora mostrano parti di paesaggi della vera protagonista,di
quella splendida terra che mi ha visto bambino e a cui tuttora mi sento
appartenente.
Il
libro,scritto con tutta l’umiltà,la semplicità e l’entusiasmo di chi per la
prima volta si cimenta in questa impresa,porta con sé un CD che non è altro che
la traduzione del testo in quel linguaggio attraverso il quale riesco
pienamente ad esprimermi,quello della musica.
Contiene
oltre al famoso inno al Che di Carlos Puebla,altri brani composti da me in cui
si evince nei ritmi e nelle parole, il ricordo,la nostalgia e l’indissolubile
legame con la mia terra lasciata ormai da molto tempo,ma il cui “Viento y Sal”
sento ancora sulla pelle.